In questo post vedremo le regole d’oro dell’autore emergente.
Documentarsi
Documentarsi è indispensabile, qualsiasi sia il tipo di romanzo che state scrivendo. Naturalmente, il genere che richiede le ricerche più lunghe e approfondite è lo storico; questo, però, non deve farvi pensare che se state scrivendo ad esempio un romance o un giallo la documentazione non serva.
Il vostro protagonista è appassionato di calcio? Non fatelo andare a vedere una partita della Longobarda, la squadra fittizia allenata da Oronzo Canà nel famosissimo film L’allenatore nel pallone. L’esempio era un po’ drastico, ma direi che ci siamo capiti.
Non avere fretta
Non avere fretta è, tra le regole d’oro dell’autore emergente, quella più trasversale. Non avere fretta è ciò che dovete tenere in mente durante tutti i (tanti) passaggi che portano dall’idea alla pubblicazione. La fretta è una cattiva consigliera: che abbiate appena finito la prima stesura e vogliate buttarvi a capofitto nella revisione e nell’editing, senza aver prima lasciato decantare un po’ il testo in un cassetto, o che vogliate essere pubblicati domani. Nel secondo caso potreste incappare in una “casa editrice” a pagamento e bruciarvi il testo, quindi abbiate pazienza e prestate particolare attenzione. Ho parlato dell’editoria a pagamento qui.
Non montarsi la testa
Non montarsi la testa è indispensabile: serve a fidarsi del parere dell’editor, senza illudersi di aver scritto il nuovo romanzo del secolo che non ha bisogno di migliorie e aggiustamenti (sì, tutti gli autori hanno bisogno di un editor, anche Stephen King. Lo dice lui, non lo dico io) e serve anche a non cadere da troppo in alto se dovessero arrivare delle recensioni negative.
…ma non abbattersi
Un importante corollario alla regola sul non montarsi la testa, altrettanto indispensabile, è quello di non abbattersi. Se la prima opera è uscita così così, la seconda andrà meglio e la prima sarà servita a farvi crescere e migliorare come autori. Non piacerete mai a tutti, nemmeno quel best seller mondiale che è Harry Potter piace a tutti, ma in fondo va bene così: se scrivete horror, non piacerete mai a chi a prescindere evita il genere come la peste.