La struttura in tre atti è il modello di narrazione più diffuso, sia per quanto riguarda il cinema che per quanto riguarda la letteratura. Abbiamo, come detto, tre atti: l’inizio, lo svolgimento e la fine; questi tre atti devono essere proporzionati tra di loro.
Non è nulla di particolarmente innovativo: nasce infatti con il teatro di Aristotele, anche se naturalmente nel corso dei secoli ci sono state delle modifiche e oggi si fa riferimento al modello neo-aristotelico teorizzato da Eugène Scribe.
Primo atto
Nel primo atto troviamo la situazione iniziale, durante la quale il lettore/spettatore conosce il protagonista e gli altri personaggi nel loro mondo ordinario, la scena pre-conflittuale, e soprattutto conosce l’obbiettivo, il bisogno del protagonista. Segue l’incidente scatenante, l’evento originato dal bisogno del protagonista che farà nascere il conflitto che sta alla base della trama: questo è il primo punto di attacco (plot point); infine, un’eventuale soluzione provvisoria del conflitto.
Secondo atto
Il secondo atto è quello durante il quale la vicenda narrata si sviluppa: il protagonista entra in conflitto con l’antagonista, che non è necessariamente un altro personaggio; può anche trattarsi di una condizione esterna come una guerra o una malattia. Alla fine del secondo atto ci sarà un ulteriore punto di attacco che catapulterà il lettore/spettatore nel terzo atto, dove troverà il climax: il momento di massima tensione.
Terzo atto
Il terzo atto è quello durante il quale avviene la soluzione del conflitto, positiva o negativa che sia, dopo la quale potrà esserci o meno un epilogo nel quale viene mostrata la situazione post-conflitto che potrà essere uguale o diversa da quella iniziale. Non ci sono limiti alla fantasia degli autori!
Applicazioni pratiche
I film e i romanzi nei quali troviamo applicato questo modello sono innumerevoli; mi limiterò a fare qualche esempio, di generi molto diversi tra loro, solo per dare un’idea di quanto sia trasversale la struttura in tre atti: Bravehart, Matrix, Karate Kid, Angeli e demoni, Mamma ho perso l’aereo, La sirenetta.
Se volete approfondire questa o altre strutture vi rimando all’elenco di manuali di scrittura creativa che ho consigliato prima delle feste.
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