Uno dei problemi principali di chi scrive per passione e non per mestiere (la stragrande maggioranza, in Italia) è trovare il tempo per scrivere.
Una delle cose che mi sento dire più spesso dagli autori e dalle autrici con cui lavoro è che non riescono a trovare il tempo per scrivere: questo accade solitamente quando hanno già finito (almeno) un romanzo e la scrittura di quello successivo si accavalla con l’editing e/o la promozione del primo. Oppure, per rendere le cose ancora più complesse, la scrittura di un romanzo si accavalla sia all’editing di un altro che alla promozione di un terzo.
In questo caso, il problema si risolve con una buona organizzazione.
Naturalmente so bene che a volte, semplicemente, la vita… succede. E che nella vita ci possono essere una serie di imprevisti: l’auto che ci lascia a piedi; un’indisposizione nostra, dei figli, dell’animale domestico; la lavatrice che ci allaga casa; un’emergenza lavorativa ecc. Ecco, in quei giorni sarà probabilmente impossibile rispettare il programma organizzato con tanta cura e trovare il tempo per scrivere: non è un problema. Stiamo parlando di una maratona, non di una gara sui 100 metri, e i libri si scrivono nei giorni ordinari.
Una giornata è composta da 24 ore…
Consideriamo 8 ore per dormire, e sono stata abbondante. Chi di voi dorme abitualmente 8 ore?
2 ore nel traffico, cercando di fare una media tra chi lavora in smartworking e chi magari, tra lavoro in sede e attività dei figli, passa anche 4 ore in macchina.
Poi, 8 ore per lavorare: anche qui ho dovuto fare una media, ci sarà chi ne lavora 6, chi 10 ma magari dorme meno…
3 ore per mangiare. Parlo della settimana lavorativa, il pranzo della domenica è a sé.
2 ore per lo svago: il tempo passato con la famiglia e/o gli animali domestici, un film…
Rimane un’ora al giorno, senza considerare il weekend. Ipotizziamo che al sabato e alla domenica vi dedichiate ad altro e arriviamo comunque a 5 ore a settimana.
Un’ora al giorno è sufficiente per scrivere (e non metterci dieci anni a finire un romanzo).
Un autore scrive in media tre cartelle in un’ora: sarebbero 15 cartelle a settimana, 60 in un mese.
Naturalmente, quando si scrive non ci si limita a scrivere: si rilegge, si modifica, si cancella, si riscrive… allora consideriamo di scrivere 30 cartelle in un mese.
In un anno avremo un bel romanzo corposo da 360 cartelle.
Il problema, quindi, non è il tempo: è organizzarsi per non perderlo.
L’organizzazione
Se dell’ora al giorno che avete a disposizione ne sprecate metà per decidere cosa fare (e magari altri 15 minuti a scrollare il telefono)… beh, non andrete da nessuna parte.
Occorre pianificare la giornata (o la settimana) in modo da creare il tempo per scrivere.
Per qualcuno funzionerà Google calendar, per altri l’agenda cartacea, o magari un elenco a punti, o ancora una tabella attaccata al frigo. Sbizzarritevi, ma organizzatevi.
Il mio consiglio è quello di prendersi un’ora alla domenica sera per pianificare la settimana successiva e qualche minuto ogni sera per pianificare in maniera più dettagliata il giorno seguente. Naturalmente, ciò che funziona per me non deve necessariamente funzionare per voi: provate e se il metodo non è nelle vostre corde aggiustate il tiro.
La pianificazione si basa su una situazione ideale, che spesso non si verifica: pazienza. Le giornate no esistono, a volte sarà possibile recuperare (magari guardando un solo episodio di una serie, invece che stare due ore davanti a Netflix, e ritagliandosi comunque un po’ di tempo per scrivere) e a volte non riuscirete. Non disperate.
Se questo articolo ti è stato utile puoi supportarmi offrendomi un caffè virtuale.