Intervista ad Alessia Amato

Dopo la chiacchierata con Gloria Macaluso del mese scorso, oggi ospito un’intervista ad Alessia Amato, un’altra figura professionale nel mondo dell’editoria.

Ciao e benvenuta sul mio blog! Ti va di iniziare raccontando ai lettori qualcosa su di te?

Mi chiamo Alessia e sono una editor. Ho iniziato il mio percorso lavorativo prima in qualità di lettrice presso case editrici locali e, successivamente, nel ruolo di correttrice di bozze e editor sviluppando notevoli competenze nella correzione, nell’analisi e nella valutazione di testi di narrativa, di poesia e di saggistica. Attualmente collaboro con la Delta 3 Edizioni, una realtà editoriale situata a Grottaminarda e mi occupo della creazione di contenuti per conto di aziende e privati. Amo la cioccolata, i gatti, la letteratura erotica e i film di Hitchcock. Nutro una venerazione per gli scritti di Anais Nin, Henry Miller e Gabriele D’Annunzio. Sono una lettrice onnivora ma ho una passione per i thriller, i romanzi storici e la diaristica. Risiedo in una bellissima città di mare, Taranto e, spesso, immagino di vivere quelle stesse storie che leggo o, meglio, divoro.

Quando hai deciso di far diventare la tua passione per la lettura e per i libri un lavoro?

Fin da piccola, ho sempre desiderato trasformare la passione per la lettura in una professione ma, nel tempo, ho realizzato che questo amore non sarebbe bastato senza una valida esperienza “sul campo”. Operare un’analisi e una critica sui testi equivale letteralmente ad una gestazione: sviscerare la trama, vivisezionare i dialoghi, stabilire una connessione con la psicologia dei personaggi mi inebriava al punto da vivere un’opera per tutta la durata della sua valutazione mi ha fatto capire quanto questa fosse la mia strada. Un percorso difficile ma a cui non rinuncerei per nulla al mondo.

Come ti sei formata e/o continui a formarti?

Dopo la laurea in Lettere Moderne, la mia forte propensione alla ricerca e allo studio mi ha spinta a seguire corsi di scrittura creativa e editing per acquisire le giuste competenze. Ogni anno, a seconda di ciò che mi interessa, frequento corsi di aggiornamento online e di approfondimento sulla critica letteraria, sulle tecniche di revisione e di approccio a un testo narrativo. Insomma, non si deve mai smettere di imparare! 

Il tuo è un ruolo solitario oppure hai dei collaboratori / delle collaboratrici?

Il mio ruolo è prettamente solitario. Ogni tanto mi piace confrontarmi con correttori e editor con più esperienza quando ho qualche dubbio su una bozza e mi trovo, magari, in un vicolo cieco ma, tendenzialmente, questa è una professione che richiede un livello di intimità così forte con il testo da precludere una collaborazione con più figure. 

Hai qualche consiglio da dare a chi vorrebbe lavorare in editoria?

Il mio consiglio è quello di leggere sempre. Inoltre, di non trascurare l’empatia e la pazienza: entrambe permettono di gestire gli autori e i manoscritti. Ogni opera è un mondo a sé e merita di essere valutata e curata con un buon bagaglio di maturità e di umiltà.

Qual è un tuo obiettivo professionale?

Il mio obiettivo professionale è quello di diventare una consulente editoriale solida ed esperta. Un punto di riferimento e una guida per tutti coloro che si affacciano nel panorama culturale e letterario contemporaneo. Un progetto forse ambizioso ma, d’altronde, non fa mai male sognare!

Infine, hai dei progetti particolari per il futuro?

Ho diversi progetti che vorrei mettere in atto nel futuro. Uno di questi, per esempio,  è un laboratorio di editing online da offrire a quanti si approcciano, per la prima volta, all’editoria. Un altro riguarda la scrittura diaristica come forma terapeutica di narrazione del sé inconscio che, spesso, noto tra le pagine dei manoscritti che ricevo e che vorrebbe spiccare maggiormente e far sentire la propria voce. Infine, sarebbe meraviglioso insegnare a leggere e a scrivere agli adulti che non hanno potuto studiare da piccoli e che, magari, vorrebbero avere una seconda occasione.

Concludo ringraziando Alessia per il suo tempo: fatemi sapere se avete apprezzato questa intervista ad Alessia Amato e se volete leggerne altre!

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