Il grafico

Dopo il ghost writer e il writer coach vediamo un’altra delle professioni editoriali: il grafico.

Cosa fa il grafico

Il grafico è quel professionista che realizza disegni, lavori di animazione ed elaborati multimediali che saranno poi utilizzati in ambito artistico, di comunicazione e di pubblicità: in ambito editoriale si occupa di creare la copertina di un libro, o eventualmente di modificarla se questa viene creata sulla base di una foto. Per quanto ci sentiamo ripetere da che ne abbiamo memoria che “non si giudica un libro dalla copertina”, sappiamo bene quanto la prima impressione che ricaviamo proprio da questo elemento fondamentale incida sulla decisione di acquistare o meno un libro.
Il grafico editoriale si occupa anche di impaginazione: sia che si parli della creazione di una copertina, sia che si parli di impaginazione, il lavoro oltre che accattivante dovrà essere funzionale, chiaro, unico e soprattutto leggibile.

Esistono app, siti e strumenti automatici online con i quali creare il proprio layout, ma è abbastanza evidente che la differenza tra un lavoro fatto con questi ausili e quello fatto da un professionista si veda già a una prima occhiata.
Alcune case editrici si affidano a professionisti interni, mentre altre preferiscono rivolgersi a studi esterni: la cosa importante è però che il grafico abbia le competenze per combinare armoniosamente testo e immagini, e accostare colori e forme. Naturalmente qualcuno sarà più specializzato su libri illustrati e/o riviste e qualcun’altro sulla “sola” creazione della copertina per libri non illustrati.

Come diventare grafico editoriale

Si può privilegiare l’aspetto teorico e frequentare un corso apposito, come ad esempio la laurea triennale in graphic design presso l’Università di Firenze o la scuola di graphic design della Mohole, oppure focalizzarsi sull’aspetto pratico del lavoro e iniziare facendo gavetta in un’azienda grafica.

Per approfondire l’argomento vi consiglio un libro al riguardo: Fare grafica editoriale di Franco Achilli