Strutturare i personaggi

Oggi vedremo alcuni suggerimenti su come strutturare i personaggi.

Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l’autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira.

Il giovane Holden, J.D. Salinger

Personalmente, mi capita più spesso di arrivare alla fine del libro e sperare che il protagonista sia una persona reale e anche un mio amico. Naturalmente, per poterlo chiamare al telefono tutte le volte che mi gira.
Questo perché i personaggi sono il vero cuore pulsante delle storie.

Come si muove la storia

La storia si muove, oppure, per dirla in altri termini, la trama va avanti: ma la storia e la trama non hanno le gambe. La storia si muove quindi sulle gambe dei personaggi, o se preferite i personaggi si caricano in spalla la storia e la portano avanti.
Infatti, per quanto sia importante fornire anche una caratterizzazione psicologica del personaggio attraverso i suoi pensieri, le sue convinzioni e i suoi sentimenti, ciò che davvero rimarrà impresso al lettore è l’azione: il personaggio si fa conoscere dal lettore attraverso ciò che fa (o non fa) e come lo fa.
In alcuni casi sembra che i personaggi vivano di vita propria e si facciano conoscere anche dal loro stesso scrittore, così come Stephen King ci dice che Roland di Gilead, il protagonista della saga La torre nera, abbia fatto con lui; ma questa è un’altra storia.

Di come strutturare la trama, invece, ne abbiamo parlato qui.

Strutturare i personaggi attraverso i dialoghi

I dialoghi sono uno strumento utilissimo per caratterizzare un personaggio e dargli una voce unica e riconoscibile: il modo in cui si esprime può collocarlo in una determinata classe sociale, far capire al lettore se ha studiato o meno, se è estroverso o più riservato e tantissimo altro. Anche eventuali tic, verbali o fisici, possono essere d’aiuto nella caratterizzazione.

La costruzione di un personaggio

Per costruire un personaggio non esiste un metodo che sia quello giusto in assoluto: dovete trovare quello più funzionale per voi. Che si tratti di usare le schede, semplici appunti, schemi o altro deve funzionare per voi.
CI sono però alcune variabili da tenere sempre in considerazione.

Intenzionalità

Un personaggio per essere interessante deve avere un obbiettivo, un desiderio che lo consumi, qualcosa che gli manca: in definitiva, un motivo per le sue azioni.

Cambiamento

La trama si sviluppa perché accade qualcosa, ma questi avvenimenti devono avere anche un impatto, delle ripercussioni sul personaggio: non possiamo trovarlo alla fine del romanzo identico a com’era all’inizio.

Credibilità

Sembra banale, ma un personaggio dev’essere credibile. Le esperienze che ha fatto lo hanno influenzato, e ora che agisce e porta avanti la trama deve mostrare coerenza con il proprio passato: facendo un esempio drastico, se è plurilaureato non sarà credibile che parli in maniera sgrammaticata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *