Tutta intera di Espérance Hakuzwimana

Ho letto Tutta intera di Espérance Hakuzwimana per il gruppo di lettura di cui faccio parte e ho deciso di parlarne qui perché penso che leggerlo possa essere utile a chi voglia scrivere o stia scrivendo un testo che tratti temi sociali e in particolare il razzismo.

Trama

Il fiume Sele taglia in due la città, e Sara ogni giorno lo attraversa per andare nella scuola di Basilici. I suoi studenti arrivano da tutte le parti del mondo e la guardano con diffidenza. La chiamano Signorina Bellafonte, perché anche se è nera (come la maggior parte di loro) non è una di loro: è cresciuta al di là del fiume, suo zio è il guardiamo del frutteto, e da quelle parti le pesche le chiamano “oro rosa”, perché sfamano molte famiglie.

Sara è la figlia adottiva di un professore di liceo e della cuoca dell’asilo. Sua mamma preparava torte e coltivava rose, suo padre le ha insegnato la passione per le parole: il suo mondo da bambina aveva confini certi. Ora don Paolo le ha trovato questo lavoro, crede che lei sia la persona giusta. Giusta perché? Questi ragazzini, che conoscono tre lingue e ne inventano una diversa ogni pomeriggio, avranno pure il suo stesso colore di pelle ma la scrutano, la sfidano di continuo.

All’inizio non riesce a ottenere la loro attenzione nemmeno per mezz’ora. Le parole non bastano più, forse la strada per comunicare passa per certe esperienze difficili del passato: ogni volta che si è sentita diversa, nel posto sbagliato. Settimana dopo settimana quei nomi impronunciabili e quei volti sfuggenti diventano più famigliari: Tajaeli Kolu che le assomiglia così tanto, Zakaria Laroui con l’occhio pigro e zero modestia, Paul Bonafede che è mezzo italiano e sembra vergognarsene. Ma poi scompare Charlie Dí, che stava sempre seduta al terzo banco, e intanto si moltiplicano le aggressioni nel quartiere: ecco che questo processo accidentato ma prodigioso di conoscenza reciproca rischia di interrompersi. Eppure certe vite spezzare e ricucite possono ancora, come certi innesti, trovare il modo di fiorire.

Recensione

Il romanzo è abbastanza breve e risulta tutto sommato scorrevole, anche se non è uno di quei testi che si divorano tutto d’un fiato: richiede un po’ di tempo per essere assimilato e compreso. La trama non è particolarmente ricca di eventi; il presente di Sara, fatto di lezioni nelle quali in realtà non è ben chiaro chi insegna e chi invece impara, si mescola a ricordi del suo passato non ancora del tutto metabolizzati. I personaggi sono numerosi, ma risultano comunque tutti piuttosto ben delineati anche in un numero abbastanza limitato di pagine: l’autrice è stata brava a definire ognuno di loro già in pochi tratti.

Nel complesso, Tutta intera di Espérance Hakuzwimana è stata una lettura abbastanza piacevole e che consiglierei agli appassionati di romanzi che trattano temi sociali e soprattutto il razzismo, in particolare quello sottile che si infila anche e soprattutto dove non ce lo si aspetta.

Sul mio blog letterario Il topo di biblioteca trovate tantissime altre recensioni di romanzi di vari generi se dovesse servirvi ulteriore ispirazione.
Se invece avete già scritto il vostro romanzo e avete bisogno di un parere esterno e professionale e/o di lavorarci sopra contattatemi per un preventivo personalizzato per scheda di valutazione, editing e correzione di bozze.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *