Il contratto editoriale

Ci siamo, il vostro romanzo ha trovato casa (editrice) e ora state esaminando il contratto editoriale che avete ricevuto.
Ed è qui che iniziano i dubbi…

Il contratto di edizione

Partiamo dall’inizio: il contratto dev’essere un contratto di edizione. Attenzione a non dare nulla per scontato: se doveste trovarvi davanti un contratto di distribuzione, questo non obbliga l’editore con cui lo stipulate a pubblicare il libro ma solo a distribuirlo. Il contratto di distribuzione è invece quello che stipulerete se siete autori self.
Volendo anche fare un appunto preliminare all’inizio specificherei anche di non farvi prendere dall’entusiasmo perché finalmente il vostro testo è stato scelto per la pubblicazione: leggete tutto super attentamente.
Il contratto di edizione ha per oggetto la cessione dei diritti di utilizzazione che spettano all’autore: l’eventuale cessione dei diritti che dipendono da elaborazioni sull’opera, come ad esempio i diritti cinematografici, è sempre da specificare sul contratto. Per legge la cessione dei diritti può durare al massimo vent’anni, quindi se non trovate specificato nulla in tal senso sul contratto la durata sarà appunto di vent’anni. Il contratto deve inoltre parlare esplicitamente di royalties, percentuali (che di solito variano tra cartaceo e ebook), scadenze, tiratura, modalità di rescissione ed eventuali penali.
Per la spiegazione in legalese vi rimando a Diritto.it, ma ci tengo a specificare che la legge sul diritto d’autore specifica che sia l’editore a dover sostenere le spese di pubblicazione. Se vi servisse un altro motivo per scappare dagli “editori” a pagamento…

Prima di firmare

Spero che queste informazioni di base vi siano state utili, ma qualora aveste ancora dei dubbi, magari su una clausola specifica, vi consiglio di far visionare il contratto editoriale a un avvocato (magari esperto di diritto d’autore).
Infine, ricordate che sul contratto si può, appunto, contrattare! Se c’è qualcosa che non vi convince parlatene con la casa editrice, potreste trovare un punto di incontro.

Se questo post vi è stato utile potete supportarmi offrendomi un caffè virtuale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *