Le riviste letterarie

Le riviste letterarie sono una vera e propria palestra per aspiranti autori e autrici, di prosa ma anche di poesia, fucina di talenti e soprattutto miniera d’oro di scrittori esordienti. Spesso, infatti, prima del romanzo gli autori italiani e stranieri si cimentano con il racconto. Molti degli autori e delle autrici che amiamo, prima di pubblicare il loro primo libro, firmare contratti con importanti case editrici o vincere premi, hanno esordito tra le pagine di una rivista letteraria, selezionati da insospettabili curatori in grado di riconoscere una buona penna prima di chiunque altro. Senza scomodare autori del calibro di Stephen King, anche in Italia non mancano esempi di scrittori che hanno iniziato pubblicando su riviste. È il caso di Paolo Nori, Ilaria Bernardini e Antonella Lattanzi, che hanno tutti esordito su ‘tina, la “rivistina” dello scrittore e autore Matteo B.Bianchi.

Le riviste letterarie sono inoltre parte integrante del mondo editoriale e dell’informazione libraria: grazie a queste pubblicazioni, infatti, scrittori e case editrici trovano un loro spazio per farsi conoscere al proprio pubblico attraverso interviste, articoli e recensioni di libri.
Grazie alle riviste, inoltre, il lettore può tenersi aggiornato sui grandi eventi culturali (fiere, incontri, presentazione di libri e manifestazioni di vario tipo) a cui prendere parte.


Riviste di ieri e di oggi

Nel Novecento le riviste letterarie hanno vissuto una stagione di straordinaria fortuna, al punto di essere indicate da critici autorevoli come un genere letterario autonomo: tra i fondatori di alcune di esse troviamo nomi che ancora oggi si trovano sui libri scolastici, come Filippo Tommaso Marinetti, Benedetto Croce, Gaetano Salvemini, Piero Gobetti, Antonio Gramsci e Palmiro Togliatti.
Oggi resistono, in alcuni casi, in forma cartacea mentre in altri casi si trovano solo online. Ogni rivista è un mondo a sé: alcune sono scaricabili gratuitamente e altre a pagamento, in qualche caso pagano gli autori per i racconti che vengono pubblicati, ma non sempre, e infine alcune trattano solo racconti di uno o più generi mentre altre accettano tutto.

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